Marco Rainò, voce e art direction

Francesco Motta, parole e musica

Prodotto da Riccardo Piaggio /pourparler

Saison Culturelle Regione autonoma Valle D'Aosta 2 dicembre 2019

Motta con Marco Rainò per una narrazione musicata inedita Francesco Motta - in arte solo Motta - è uno degli autori e interpreti musicali italiani più originali e interessanti della nostra contemporaneità. Forte di una popolarità e di un riscontro di critica sempre crescete, anche grazie alla sua recente, fortunata partecipazione al Festival di Sanremo, Motta si presenta ad Aosta per un nuovo appuntamento della serie Sinopsìa, da qualche anno prodotta per la Saison Culturelle e rappresentata in prima assoluta al teatro Splendor.

Per l’occasione l’artista sale sul palcoscenico in coppia con Marco Rainò - architetto, designer e attivo “esploratore” di relazione inattese tra distinte discipline, già ideatore e co-protagonista delle edizioni precedenti del medesimo format con Samuel (Subsonica) e Samuele Bersani.

Sinopsìa è uno spettacolo originale e coinvolgente: questa edizione, come di consueto, intervalla momenti di dialogo e confronto tra i due protagonisti della serata ad esecuzioni soliste del cantautore tratte - in versioni acustiche inedite - dai suoi lavori La fine dei vent’anni e Vivere o morire.

Il format Sinopsìa
Un evento unico, uno spettacolo mediante il quale vivere un’esperienza di intimità e vicinanza con l’artista protagonista difficilmente ripetibile in altri contesti: nel flusso musicale, così come nello scambio verbale di visioni, ricordi e opinioni, si riveleranno le ispirazioni e le intenzioni specifiche riferite ad ogni brano eseguito, secondo una sequenza significativa e di grande impatto emozionale. Sinopsìa - titolo riferito al fenomeno psichico anche noto con il poetico nome di audizione colorata, sinestesia che associa ad un dato stimolo sonoro una specifica sensazione visiva - è formulata come una narrazione a due voci arricchita da esecuzioni musicali. Il colloquio tra i due protagonisti in scena diviene così lo strumento privilegiato per creare un carosello di sensazioni ed emozioni da offrire al pubblico.

In questo confronto, anche descrivibile come una sorta di intervista aumentata, la parola è il vettore che apre all’esplorazione: lo spettacolo approfondisce una riflessione nei confronti del medium “canzone”, intesa come momento lirico-sonoro di pura creatività capace di incorporare - e di amplificare - contenuti narrativiemozionalmente coinvolgenti.